Piansi
la prima volta a cinque anni o poco più, o meglio per la prima volta
ebbi la consapevolezza di aver provato dolore. Fu una forma di
razionalizzazione. Era in occasione del mio compleanno, ricevetti il
dono che più desideravo ma per superficialità dissi una parola in
grado di ferire. Il giorno che aggiungevo un anno in più ferii mio
padre, che urlò, urlò e urlò ancora.
Proprio
in prossimità di una grande gioia scoprii il pianto, il fatto che
avremmo dovuto essere tutti più felici, io, mamma e papà finalmente
insieme, rese il pianto ancora più doloroso. Nel mio caso mi aiutò
a capire l'esistenza del dolore.
Fu
allora che avvertii per la prima volta di non essere a mio agio. Da
allora sentii di non essere a mio agio. A volte accadeva la notte,
altre all'improvviso, altre ancora proprio quando mi sembrava di
trovarmi particolarmente bene in un posto.
Mi
scoprivo e mi scopro ancora ospite. Non indossavo bene gli abiti del
figlio, non indosso bene quelli del padre. Non indossavo bene gli
abiti dell'amico e neanche quelli del conoscente. Male quelli del
lavoratore, male quelli dell'amante. Sono ospite del giorno, quando
salgo sulla metropolitana, e ospite della notte, quando capito in un
letto e inizio a baciare una donna, con la luna color terra d'ocra
quasi del tutto piena.
Per
questo ho iniziato a giocare a nascondino, a nascondermi e a farmi
trovare. Per farmi trovare e non sapere dove stare. Allontanarmi per
provare l'abbandono. Farmi trovare per scoprire di essere cercato.
Stare da solo per rendere la solitudine armonia. Farmi trovare per
sapere che sarei stato abbandonato.
Ti
chiedevo di contare, di arrivare a un numero qualsiasi, finché ne
avresti avuto voglia o fino al tuo numero preferito. E io sentivo,
ascoltavo e ti aspettavo. Come una forma di preghiera.
"Uno
vieni qui
Due
non andare via
Tre
stammi lontano
Quattro
sono i nostri occhi
Cinque
dita della mano per sfiorarti nella notte
Sei
la morte mia
Sette
le meraviglie del mondo"
Ascolti del mese:
La rappresentante di lista, Siamo ospiti
La rappresentante di lista, E la luna bussò
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