“Le
note dell’ultima traccia sembravano cerchi di fumo rimanenti tra cielo e brace.
Lasciavano in giro solo il sospiro esausto dell’aria. Ritrovandosi nella
macchina aprì gli occhi e la guardò. Non aveva espressione, forse solo un po’...
impaziente. Nel’aria rimase solo il rumore delle cicale, si sentì imbarazzato
dall’assenza di reazioni da parte di lei.
«Mi
dispiace, caro. Non so, non mi ha lasciato molto. In questo periodo sento altro».
«Amato».
«Cosa?»
«Habib.
Significa ‘amato’, ‘caro’, ‘tesoro’ in arabo. È il nome che ho dato a questa
raccolta. Dodici pezzi. Ogni canzone è un pezzo di te. Quando ascolto Passione di Neffa rivivo il sogno
proibito del tradimento. Con Serenata di
Graziella della Bandajorona immaginavo e sognavo mondi lontani. Di saperti
prendere, di saperti parlare, di saperti avvicinare. Here not alone di Ishaq mi riporta davanti gli occhi il momento in
cui ci siamo trovati... il nostro amore...»
«Cosa?»
«Con
Gnut che reinterpreta Passione, di
Bovio, sento la distanza da te dopo la tua partenza. Love me di Joe Victor è il dolore del giorno dopo, che dopo un
mese diventa ossessione. L’amore nero
di Mannarino è lo sfogo e la rabbia di chi è stato abbandonato senza una parola.
Il bel canto è l’incazzatura amorosa
urlata e riversata sull’universo intero, La strada di
Francesco Forni mi schianta contro il tuo muro, Contratto per Karelias mi disincanta, Sylvia è la condanna alla depressione che segue l’amante
abbandonato. Wayfaring stranger è il
canto di un morto che per un bel po’ non tornerà tra i vivi. Con Peste e corna del Muro del canto provavo
a non prendermi sul serio. E le mie parole di adesso... le mie parole di
adesso, la mia decisione di farti sentire questa raccolta mentre ti
riaccompagno a casa, dopo sette mesi che non ti ho vista... dopo che ci siamo
visti stasera insieme ad altre diciassette persone. Dopo che mi hai rivolto sì e no
otto parole tutta la sera. Dopo che ho provato una fitta vedendoti sorridere e toccare
il braccio di uno sconosciuto per un minuto abbondante. Beh, tutto questo è l’interiorizzazione
di quello che provo per te».
«Ascolta,
ultimamente sono stata incasinata con il lavoro, e poi... ho investito molto nella
mia relazione con Donald, lo sai. C’è tutta una serie di insoddisfazioni,
priorità. Un bacio. È stato solo un bacio, più di un anno fa».
«Sì,
solo un bacio. Poi abbiamo preso strade diverse».
[...]"
(to be continued)
[...]"
(to be continued)
Ascolti
del mese:
Bright
Eyes, A Perfect sonnet
Daniel Johnston, True love will find you in the end
J Ax, Fedez, Vorrei ma non posto
Fabio Rovazzi, Andiamo
a comandare
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