giovedì 5 aprile 2012

Milano

L'età della transizione - II tappa (a ritroso)


Io ti racconto città in bianco e nero. Di stile come il bianco e nero. Del Nord in bianco e nero. Piazza, bella piazza. Gremita nei due sensi, botteghe su botteghe negli ampii viali dipanati commerci di gusto. Gente abbigliata e truccata, davanti a uno specchio. Con ciglia lunghe. Me la lascio alle spalle mi lascio inghiottire lontano dagli echi di strada tra ombre e vetrate cupamente dense. Gotico, l’apoteosi del sacrificio. Non sono qui per questo. Sono in caccia. Fuori, la strada. Mappe tracce foto palazzi strade odori e fiuto, cazzo quanto tempo è passato. Le stesse vie avevano forme diverse una volta. O sono io, è nella mia mente il problema. Quegli stessi pavimenti rossi, gli stessi tram. Non è rimasto niente, né rose né odori. Siamo stati sommersi, non fumo neanche più ora, di sicuro non ho più grandi ideali. Non sono qui per questo. Sono in fuga, da lei e da Brera. Respiro. I Navigli, terre e acque esilio dei falliti artisti falliti innamorati. Piatto come l’acqua di città. E ponti, sollievo. Sono in fuga, dalle chitarre dalle stazioni da cosa ormai non lo so neppure più. Dai fantasmi.
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1 commento:

Baol ha detto...

Mi ci ritrovo nelle tue parole, io che ho vissuto Milano per un anno e, mi sa, lei ha vissuto me