venerdì 15 febbraio 2013

Lisbona - Porto

L'età della transizione - X tappa


Arrivati l’abbiamo fatto in silenzio. Silenzio senza strusciare ante ciabatte stanza a quattro piazze su una piastrella (blu su sfondo bianco di pescatori preti contadini artigiani) niente più. Qui. Niente condensa. Serrande abbassate. Sabato pomeriggio. Spazio intorno aria da respirare. Per strada. Costruzioni arroccate dal fiume in su. A tinte pastello. Glorie squassate di re e navigatori, neoclassici barocchi diroccati e vetri a pezzi. In bianco e nero. Dammi un’altra pasticceria, ridammi i tram scoscesi dell’Alfama e il pesce, dammi il pesce, un tinto e passo cadenzato al sole che accieca. Resta. Nei silenzi di Belem. Nel fondo vuoto dell’oceano a frantumare patimento, colpo su colpo sui moli di Boavista. Nel canto di chitarra che non è pena e non è gioia colmo ricolmo di sentimento consegnato al bello. Del silenzio fra me e te, soli in due, due anni e colpi di tosse. A rompere il silenzio e a sentirlo ricominciare laggiù, lungo il fiume e in prossimità del mare.

José Fialho Gouveia, Volta a dar.

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